15 marzo 2009 – Fonte: Corriere della Sera
Studio su un campione di 2000 persone
Ricerca americana: le abilità mentali raggiungono il picco a 22 anni e si deteriorano 5 anni dopo
MILANO – Credeteci oppure no, ma a 27 anni siamo già vecchi. Certo, ci ricordiamo ancora dove abbiamo lasciato le chiavi della macchina, cosa abbiamo mangiato a pranzo e gli appuntamenti per la serata. Ciononostante, una nuova ricerca indica che molti effetti ben noti dell’invecchiamento possono cominciare molte decadi prima di quella che è considerata la «burocratica» terza età.
LO STUDIO – Secondo gli scienziati, le nostre abilità mentali cominciano a diminuire dall’età di 27 anni, dopo il raggiungimento del picco a 22. I ricercatori hanno studiato per sette anni il comportamento di 2.000 persone, uniformemente divise tra uomini e donne nella fascia d’età 18 e 60 anni. I partecipanti, tutti in buona salute e di livello scolastico medio-alto, hanno dovuto sottoporsi a diversi test, tra i quali risolvere puzzle visivi, rispondere a dei quiz, prove di vocabolario, di ragionamento, di velocità di pensiero e di visualizzazione spaziale. Test simili sono usati spesso per diagnosticare inabilità e declini mentali, inclusa la demenza. Il risultato: secondo i ricercatori dell’Università della Virginia, in nove prove su 12 l’età media raggiunta nella prestazione migliore era di 22 anni; a 27 anni, invece, la prestazione è risultata significativamente inferiore rispetto al picco massimo. Il rendimento del cervello, in questo caso, ha iniziato a cedere mediamente a 37 anni d’età. Lo studio è stato pubblicato nella rivista medica “Neurobiology Of Aging”.
TERAPIE – Timothy Salthouse, uno psicologo conoscitivo all’Università della Virginia, riassumendo i suoi studi ha spiegato che le terapie destinate a prevenire o invertire il processo d’invecchiamento e le relative condizioni e le malattie che ne conseguono, dovrebbero cominciare molto prima che le persone diventino pensionati a tutti gli effetti. Ma c’è anche un aspetto positivo: la ricerca ha dimostrato che le abilità basate sulla conoscenza accumulata nel tempo, quali le prestazioni sulle prove di vocabolario o di cultura generale, sono aumentate fino all’età di 60 anni.