Mi spiego, quando si legge un libro eccezionale come ‘Il grande Gatsby’ o qualunque sia il vostro libro preferito o quando si vede un grande film come ‘Il Milionario’ o qualsiasi altra cosa in cima alla vostra lista, si viene travolti dalla storia, e ad un certo punto, però, ci si rende conto che dietro queste storie avvincenti c’è una persona creativa. Quando si vede una casa che racchiude in sé tutto ciò a quello a cui teniamo, si avverte che dietro a quella casa c’è un architetto astuto. Quando si sente una nuova canzone che cattura, potresti riconoscere subito il compositore, ma se non fosse cosi, si userebbe ogni funzione di ricerca che si conosce per identificare il genio creativo dietro di essa. Quando si guardano le complesse interrelazioni del mondo, è certamente plausibile pensare che un Dio personale è dietro le quinte.
Pensate a come funzionano gli esseri umani. Abbiamo bisogno di relazioni interpersonali, i neonati istituzionalizzati che non ricevono sufficiente cura umana in genere non prosperano. Siamo relazionati in modo profondo. Ne conseguirebbe che un Dio personale vorrebbe essere conosciuto ed è quindi plausibile pensare che dietro le quinte vi è un Dio personale che desidera essere conosciuto.
Diamo un’occhiata ad un altro aspetto di questo problema. Il mondo sembra essere pieno di gente che si prendono delle responsabilità e affermano: “Questo è Dio” o “che è Dio”, o anche: “Questo non è Dio.” La vera essenza di Dio è al di là di ciò che gli esseri umani possano cogliere, però, come possiamo essere sicuri che ciò che pensiamo di Dio sia giusto? L’unico modo per essere sicuri è se Dio c’è lo riveli. Ciò significa, quindi, che in realtà è abbastanza logico aspettarsi un Dio personale che si riveli all’umanità, perché vuole essere conosciuto autenticamente.
A livello umano, l’unico modo per sapere che mi piace il jazz o il golf sarebbe se lo dicessi, oppure se in qualche modo lo rivelassi o se esprimessi queste cose di me stesso. Se questo è il caso di divulgazione umana, quanto ancor di più lo sarebbe nel caso di Dio?
Ovviamente, un cristiano non può dimostrare empiricamente che Dio esiste. Un cristiano non può dimostrare un miracolo biblico, perché non è possibile duplicare le esatte circostanze storiche e verificare i risultati scientificamente. Per le stesse ragioni, però, i miracoli biblici non possono essere smentiti.
Qualcuno che respinge la Bibbia a causa del suo numero di miracoli o della sua complessità, sta operando in funzione della propria posizione di fede. Si tratta di una posizione di fede che rifiuta la possibilità che Dio abbia rilevato qualcosa sulla sua natura agli esseri umani. Tale affermazione è una convinzione che non può essere né provata nè confutata. Si tratta di una posizione di fede, perché non si può dimostrare che Dio non esiste.
Passiamo un passo oltre le posizioni di fede, però. In generale, sembra logico che l’auto-rivelazione sia essenziale per conoscere qualcuno. Sembra inoltre logico che Dio non sia conoscibile, a parte l‘auto-rivelazione di Dio. È fondamentale, quindi, per determinare se la Bibbia è credibile come la rivelazione di Dio.
Ci si potrebbe aspettare che qui io sviluppi ulteriori punti sulla Bibbia e della sua credibilità, ma non lo faccio. Invece, ti invito a esplorare direttamente la Bibbia. Hai recentemente letto i Vangeli per conto tuo? Vai alla fonte primaria. Vedi se Dio si rivela a te e ti aiuta ad iniziare una esperienza relazionale con Colui che desidera essere conosciuto.
David Bisgrove