Hai un problema di salute cronico come l’asma, il diabete o l’artrite? Negli Stati Uniti, 125 milioni di persone (circa il 38% della popolazione) soffrono di questo tipo di malattie, e il loro trattamento occupa il 78% del bilancio sanitario. Le cifre sono probabilmente simili anche in altri paesi sviluppati.
Il biologo di Oxford Paul Fairchild, dice che una parte significativa delle malattie croniche potrebbe essere trattata sostituendo solo uno dei tipi di cellule o tessuti del paziente.
L’uso delle “cellule staminali” è un settore della ricerca e della medicina in rapida crescita, ma solleva anche alcune questioni etiche molto significative.
Qui riassumo alcuni punti principali delle sue conclusioni, nella speranza di aiutare altri ad iniziare ad esplorare quest’area e ad avere una voce nella sfera pubblica riguardo allo sviluppo e all’uso di questi nuovi trattamenti.

La maggior parte delle cellule del nostro corpo sono specifiche: sangue, midollo osseo, fegato e così via. Le cellule staminali sono generiche e possono trasformarsi in diversi tipi di cellule. In medicina, una cellula staminale può diventare più tipi di cellule, più tipi sono più utili sono.
Un particolare tipo di verme piatto è diventato famoso tra i biologi per essere in grado di rigenerare tutti i suoi tessuti in qualsiasi fase del suo ciclo vitale. Questa impresa è possibile perché il verme ha cellule staminali “pluripotenti” che sono in grado di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula del suo corpo.
Nel momento in cui un embrione umano si è impiantato nell’utero della madre, ha perso le sorprendenti capacità rigenerative del verme piatto. Ma se le cellule di un embrione pre-impiantato – magari uno che è ‘avanzato’ dopo un trattamento FIVET – sono conservate nelle giuste condizioni di laboratorio, si moltiplicheranno quasi infinitamente. Queste cellule staminali embrionali (ES) possono essere trattate per diventare diversi tipi di tessuto, e sono state utilizzate per aiutare i pazienti con diabete, malattie cardiovascolari, degenerazione maculare e tutta una serie di diverse condizioni neurologiche. Il potenziale di guarire le persone usando le cellule ES è enorme, ma solleva una questione etica molto seria.
Qual è lo status di un embrione pre-impiantato? Merita gli stessi diritti e la stessa protezione di un neonato, o merita rispetto ma non lo stesso status morale di un adulto? Alcuni pensano che gli embrioni sviluppino la loro personalità unica nel tempo, man mano che superano la fase in cui un embrione può dividersi in gemelli identici, iniziano a sviluppare un sistema nervoso o diventano consapevoli di ciò che li circonda. Altri, tra cui Paul, pensano che una persona venga all’esistenza al momento del concepimento, ma questo punto di vista non deve necessariamente essere un ostacolo per la ricerca sulle cellule ES.
Se un embrione concepito in una clinica IVF non viene utilizzato entro 5 anni, deve essere distrutto. Paul e molti altri scienziati preferirebbero usare le sue cellule ES, e alcuni vedono addirittura come moralmente sbagliato non usare questi embrioni indesiderati per sviluppare trattamenti salvavita. Altri preferirebbero non beneficiare di un processo che credono che non dovrebbe avvenire (cioè scartare embrioni umani).
Per aggirare il problema della corrispondenza dei tessuti (che è un problema tanto con i trapianti di cellule ES quanto con altri tipi di trapianti di tessuti), gli scienziati hanno anche sviluppato la “clonazione terapeutica”.
Per esempio, se avessi bisogno di nuove cellule cardiache, i medici potrebbero prendere un ovulo dal mio corpo (se fossi un uomo avrebbero bisogno di un ovulo da un donatore) e togliere il DNA.
Questo primo passo è importante perché gli ovuli e gli spermatozoi contengono solo la metà della quantità di DNA necessaria per creare cellule perfettamente funzionanti. Il passo successivo sarebbe quello di aggiungere l’intero set di DNA da un’altra cellula del mio corpo, e poi trattare quella nuova cellula ibrida in laboratorio per farla moltiplicare e produrre cellule ES.
Queste cellule potrebbero poi essere trasformate in cellule cardiache, che verrebbero trapiantate di nuovo nel mio corpo.pastedGraphic.png
Dr. Jürgen Groth/ Belkorin/Wikibob, licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported.

Un problema etico della clonazione terapeutica, a parte la spesa, è indicato nel nome. Una volta inserito il mio DNA nell’ovulo, questo potrebbe, se usato come in una clinica di FIVET, diventare una persona. Potrei dare alla luce il mio clone, cosa che è illegale in tutto il mondo. Questo scenario alternativo mostra anche che un embrione potenzialmente vitale viene distrutto come parte della clonazione terapeutica, e molte persone si oppongono a questo.
Un altro trattamento basato sulle cellule comporta la creazione di “cellule pluripotenti indotte” (iPSC). Per trattare il mio problema cardiaco fittizio, le cellule potrebbero essere prese dal mio corpo e trattate per renderle nuovamente pluripotenti. Questa è la procedura che Paul studia nel suo laboratorio. Non è semplice, ma una volta che il trattamento è stato capito è molto potente. Le iPSC possono essere utilizzate non solo per trattare la malattia, ma per testare nuovi farmaci o studiare il processo della malattia.
Le iPSC non risolvono ancora tutti i dilemmi etici perché lo stesso processo può essere usato per produrre ovuli o sperma – o anche entrambi, sollevando di nuovo lo spettro della clonazione umana. La tecnologia iPSC può anche essere usata per creare interi nuovi organi, ma questi devono essere ottenuti in un animale cavia. Se qualcuno facesse crescere un nuovo cuore per me in un maiale, le mie cellule potrebbero non solo essere trovate nell’organo che volevamo, ma in altre parti del suo corpo – compresi i gameti ed il cervello, sollevando domande su ciò che significa essere umani.
Ogni nuova tecnologia può promettere sia un grande bene che un potenziale danno. L’uso delle cellule staminali può offrire potenti soluzioni alle malattie croniche, ma le questioni etiche che sollevano sono complesse quanto le procedure stesse. Si potrebbe essere tentati di buttare via tutta questa area della medicina solo per essere al sicuro, ma sospetto che non sarebbe una mossa saggia. Preferirei rimanere informato, dire la mia nella discussione pubblica e sostenere gli scienziati come Paul che stanno cercando di navigare nel campo nel modo più saggio possibile.

di Dr Ruth M. Bancewicz


Testo pubblicato originariamente su Science and Belief. Tradotto e riprodotto qui con l’autorizzazione da parte dell’editore Science and Belief. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di InfoStudenti. Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.
© InfoStudenti