Cedere ad una deriva laicista, atea, materialista e riduzionista porta inevitabilmente a perdere di vista l’unicità dell’uomo, riducendolo così ad un semplice animale, solo quantitativamente e non qualitativamente, diverso dagli altri. Si dimentica violentemente l’altra dimensione umana, quella spirituale, si censura l’esistenza dell’anima e si abbandona l’insegnamento Cristiano e della Bibbia. L’uomo diventa oggetto, cavia per indagine scientifica come qualsiasi altro animale, credendo di poter studiare scientificamente il pensiero, la volontà, la libertà, l’amore, la moralità, la fede ecc. L’uomo che vuole creare una società senza Dio, mettendosi al suo posto, ha dimostrato troppe volte di saper solo produrre disastri e tragedie disumane. All’inizio del ‘900, il filosofo Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) commentò tutto questo così: «Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell’umanità, finiscono per combattere anche la libertà e l’umanità pur di combattere la Chiesa» (Chesterton, Ortodossia, 1908).