Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Molto probabilmente si trattava di un falso; adesso lo ammette anche la professoressa universitaria di Harvard che aveva rivelato l’esistenza del documento.

Vi ricordate il papiro scritto in copto che qualche anno fa fece tanto discutere, in cui si parlava della moglie di Gesù? Ne scrivemmo all’epoca QUI.

Probabilmente si trattava di un falso; adesso lo ammette anche la professoressa universitaria di Harvard che aveva rivelato l’esistenza del documento, e aveva contribuito in maniera clamorosa alla sua “scoperta” e pubblicizzazione.

Il frammento, della grandezza di un biglietto da visita, contiene quattordici righe scritte in copto, e nel testo a un certo punto si legge: “Gesù disse loro: Mia moglie…”.

Il frammento era antico – si diceva – a 1300 anni fa, e sarebbe stato una briciola di un’opera più ampia, evidentemente persa.

Karen King, una nota studiosa di Storia Cristiana all’Università di Harvard presentò il reperto alla stampa nel 2012, a Roma, e in maniera lievemente provocante ne parlò come “del Vangelo della moglie di Gesù”.

Ora di una moglie di Gesù (Maria Maddalena) parlano alcune tradizioni particolari dell’islam, tanto che si afferma che Gesù, salvato dalla croce , guarito e partito con Maria Maddalena, sia sepolto in Kashmir.

Il mondo degli studiosi si divise e il dibattito continuò per un certo periodo. Adesso un’inchiesta molto lunga e documentata di Ariel Sabar, sulla rivista Atlantic , offre consistenti indizi, e forse anche più di indizi che si sia trattato di un falso moderno.

A questo punto, dopo aver letto l’inchiesta, anche la professoressa Karen King che questo “fa pendere la bilancia dalla parte del falso”, come scrive il Catholic Herald. Il papiro della moglie di Gesù ha perso anche il suo difensore più fedele.

18/06/2016 LA STAMPA
MARCO TOSATTI