L’evoluzione ha risposto alla domanda da dove veniamo, perché non vi è più alcuna necessità di antichi miti ignoranti. 
Questo potrebbe essere l’argomento più valido nel tentativo di atterrare la fede religione. Si trova in molte varianti, ma il concetto è abbastanza consistente ed è più o meno così: La scienza ci ha portato a un punto in cui non abbiamo più bisogno della mitologia per capire il mondo, e tutte le domande che rimangono alla fine saranno una risposta attraverso le future scoperte scientifiche. Questa critica si denota più frequentemente nei dibatti tra evoluzione e creazionismo. La cosa frustrante che di solito capita in simili dibattiti e che entrambi le parti utilizzano varie grandi quantità di supposizioni per guadagnare punti piuttosto che ottenere la verità.
L’evoluzionista non ha alcuna valida argomentazione sull’esistenza di Dio, e il creazionista di solito soffre di profonda confusione nella comprensione dei primi capitoli della Genesi. La scienza è fantastica se si vuole sapere che tipo di filo è compatibile con una carica elettrica di 20 Ampere, o come funziona l’agricoltura, o quali sono le cause della malattia e come curarla, e un milione di altre cose. Ma dove le scienze fisiche mancano completamente sono in quelle questioni più importanti per gli esseri umani, le questioni veramente esistenziali: che cosa significa essere umani, perché siamo qui, cosa è prezioso, cosa vuol dire amare, odiare, cosa fare con il senso di colpa, il dolore, la sofferenza, che cosa significa avere successo, se vi è alcun significato, che cosa vuol dire significato, e naturalmente c’è un Dio? Ecc.
Per quanto riguarda da dove veniamo, l’evoluzione ha appena scalfito la superficie puramente scientifica della questione. Anche se l’intero progetto di evoluzione come un resoconto della nostra storia è stata senza seria obiezione, ancora non risponderebbe al problema dell’origine della vita, dal momento che l’opzione della selezione naturale come spiegazione non è adatta quando consideriamo come la morte o la materia inorganica diventa organica. Ancora più complessa è la questione della materia, e dove arriva la materia. Il ‘Big Bang’ non è una risposta alle origini, ma piuttosto una descrizione dell’evento da cui tutto è venuto in essere; cioè, è la descrizione di una pistola fumante, non del tiratore.