Da sempre si cercano di trovare soluzioni a quanto in realtà non è possibile sapere: come è nata la vita? Da secoli si è voluto e si continua a  volere credere ad un fatto smentito dalla scienza sperimentale e cioè che la vita può nascere solo da altra vita. L’ennesima notizia arriva da uno studio del prof. S.Benner sostenitore del fatto che la nostra esistenza si sia formata e poi traferita sulla terra dal pianeta Marte, si il famoso pianeta rosso.

Non è difficile credere che i più continuino a pensare nella possibilità della vita originata da sostanze inorganiche, siano esse sulla terra come nello spazio, quando sui libri di testo e nella cultura generale non viene mai ricordato chi, con meticolosa costanza e precisa osservazione sperimentale, ha dimostrato un fatto inequivocabile e cioè che la vita può nascere solo da altra vita. Il famoso scienziato è Lazzaro Spallanzani e, per quanto gli scienziati materialisti tentino di infarcirci con le loro idee, solo i suoi studi sono l’unico dato sperimentale scientificamente verificabile… ma si sa, il mistero, è difficile da ammettere, l’origine della vita è talmente oscuro che, per alcuni, solo la fantascienza può risolverlo.
Fabrizio Fratus

La vita verrebbe da Marte!

Dubbi sull’origine degli esseri viventi sulla Terra. Nelle ultime ore il professor Steven Benner del The Westheimer Insitute for Science and Technology ha dichiarato che la vita viene da Marte, perciò, tecnicamente, noi saremmo marziani. Il team guidato da Benner ha analizzato la presenza del molibdeno ossidato ritenuto presente su Marte, che allo stato solido “è in grado di influenzare la nascita delle prime forme di vita”. I geochimici, infatti, non sono certi che la vita abbia avuto origine sulla Terra per due motivi: il primo è noto come il “paradosso del catrame”, secondo il quale con l’esposizione di molecole organiche a luce o calore non si formano le molecole più complesse presenti negli esseri viventi. Per creare le molecole tipiche di un essere vivente serve la superficie di sostanze cristalline e gli ossidi di molibdeno: le prime per creare le molecole prebiotiche, mentre gli ossidi servono per unirle e formare l’RNA, da cui è originata la vita. Ma ai tempi dell’origine del nostro pianeta l’ossigeno era poco, e quindi non ha potuto permettere la formazione degli ossidi di mobildeno; il secondo motivo è che la Terra era originariamente tutta ricoperta da acqua, un elemento corrosivo per l’Rna che perciò non avrebbe potuto portare alla formazione degli essere viventi. Ora veniamo a Marte: al contrario della Terra, il pianeta rosso aveva abbondanza di ossigeno e una grande quantità di ossidi di molibdeno, perciò, secondo gli scienziati, la vita può essere nata su Marte per poi arrivare sulla Terra ‘trasportata’ dai meteoriti. Il risultato è stato presentato al pubblico in occasione della conferenza mondiale di geochimica “Goldschmidt 2013”, tenutasi a Firenze, alla quale hanno preso parte oltre 4.000 scienziati.

Maria Chiara Stefanelli