Per decenni gli studenti hanno mostrato una rappresentazione dei fossili che apparivano come una colonna verticale, con invertebrati marini in fondo, poi i pesci al di sopra, poi gli anfibi, i rettili ed i mammiferi, con l’uomo in cima. La colonna è una colonna temporale, con il lontano passato in basso e il presente in cima. La colonna fossile (o una figura simile) viene presentata ed insegnata come sicura, libera da dubbi e come verità assoluta, come se si trattasse di dati reali. Gli studenti sono, così, indotti a credere che l’ordine dell’apparizione dei fossili nel tempo dimostra la teoria dell’evoluzione. Io suggerisco di considerare che non sia così, per diverse ragioni.
– In primo luogo, i fossili non si mostrano in quest’ordine, ci sono semplici e complessi a cominciare dal basso verso l’alto. Vi sono fossili in fondo (di molto tempo fa) che sono altrettanto complessi come animali di oggi e sono sostanzialmente gli stessi dei loro corrispondenti moderni. In realtà, i fossili appaiono bruscamente nei record storici, completamente formati e funzionanti senza antenati meno adattati nei livelli più bassi che li avrebbero preceduti nel tempo, e poi, ad essere onesti, l’intera storia fossile è costituita prevalentemente di invertebrati marini (animali senza spina dorsale, come vongole, meduse, coralli). La colonna di presentazione non è altro che un’affermazione del pensiero evolutivo. Un caso può forse essere fatto per l’ordine della prima apparizione di vertebrati (pesci, anfibi, rettili, mammiferi), ma i fossili vertebrati sono eccezioni alla regola e di solito abbastanza frammentari, con la più bassa gamma di ciascuno, spesso estesa verso il basso con le nuove scoperte, che, per lo più, provengono da depositi dell’era glaciale e che talvolta contengono anche resti umani.

– In secondo luogo, la presentazione evolutiva nella colonna usata per lo studio implica che tutta la vita sia venuta da uno (o forse alcuni) antenati comuni, ma il sistema Cambrian, il livello più basso (cioè il più vecchio) contenente fossili multicellulari estesi, mostra una virtuale esplosione della vita (cioè senza i necessari antenati inferiori nella colonna). Ogni filone della vita si trova improvvisamente: ogni stile del corpo, compreso il pesce vertebrato. La brusca apparizione di diverse forme di vita non coincide con le previsioni evolutive di una forma che dà origine a molti tipi.

– In terzo luogo, queste forme diverse continuano verso l’alto della colonna (cioè, durante tutto il tempo) con lo stesso aspetto dell’inizio. Il termine “stasi” descrive la tendenza a “restare” gli stessi, a rimanere “stazionari” o “statici”. Alcuni stili del corpo si estinguono nel momento in cui si sale la colonna, ma non vengono introdotti nuovi stili.

Riassumendo:
1) Apparizioni brusche
2) Diversità sin dall’inizio e
3) Stasi

Certamente il registro e materiale fossile rinvenuto non è prova di “evoluzione”. Le caratteristiche riscontrate, invece, supportano pienamente l’idea di una “creazione” di più “tipi” sin dall’inizio senza un lignaggio evolutivo, ma con la continuità di tipi piuttosto statici con limitati adattamenti fino al presente, o altrimenti in via di estinzione. Questa è proprio l’idea della creazione.
I fossili rinvenuti supportano, inoltre, anche l’evento dell’inondazione. Mentre non si possono vedere tendenze evolutive, quello che vediamo è un passaggio da una totale vita marina in basso ad una più terrestre verso la parte superiore. A ogni livello il fossile dominante è marino, ma si insinuano sempre più fossili terrestri. Quale testimonianza più persuasiva potrebbe, dunque,  esistere di quella rappresentata dal modello biblico?

Dottor John D. Morris, Ph.D. 2003. Don’t the Fossils Prove Evolution?. Acts & Facts. 32 (4).

Testo pubblicato originariamente sul sito Institute for Creation Research. Tradotto e riprodotto qui con l’autorizzazione da parte dell’editore Institute for Creation Research. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di InfoStudenti. Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.
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