1. DIO, L’AMOREVOLE E SOVRANO CREATORE

Il messaggio che sta al centro della fede cristiana è molto semplice – abbastanza semplice da poter essere delineato in poche pagine. È il messaggio della Bibbia che parla di Dio e di Suo Figlio Gesù. Parla di vita e di morte e della scelta che noi tutti dobbiamo fare. E tutto prende inizio da un Dio creatore che ama….

Dio è l’amorevole sovrano del mondo

Egli ha creato il mondo

 

Egli ci ha reso viceré sul mondo
Il primo punto del messaggio cristiano è che Dio è in controllo del mondo. Egli è il Sovrano, il supremo Presidente, il Re. A differenza dei governanti umani, però, Dio fa sempre ciò che è per il bene ultimo dei Suoi sudditi. Egli è il tipo di re che tu vorresti.


Dio governa il mondo perché è Lui che l’ha creato. Come un vasaio con l’argilla, Dio l’ha modellato nel modo che Egli ha voluto, con tutti i suoi meravigliosi dettagli. Egli l’ha fatto ed esso appartiene a Lui.


Anche noi siamo Sue creature. Dio creò uomini e donne in qualche modo simili a Lui, ed affidò loro il mondo per governarlo, prendersene cura, esserne responsabili, e per goderne la bellezza e la bontà. Egli stabilì l’umanità per sovraintendere il mondo e per prendersene cura, ma sempre sotto la Sua autorità, onorandolo ed ubbidendo alle Sue direttive. Potete vedere questo concetto rappresentato nell’illustrazione qui sopra: Dio è il sovrano (la corona) e l’umanità è stata creata per vivere nel mondo e per governarlo sotto la Sua amorevole autorità.

Sembra tutto così idealistico – Dio in cielo, l’umanità che governa il mondo secondo le sue direttive, e nel mondo tutto è a posto. Ovviamente, però, il mondo è ben lungi dall’essere “a posto”, e nemmeno noi…

Così dice la Bibbia
Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create”.  Apocalisse 4: 11

Ma questa è la situazione che c’è ora? 


2. L’UMANITÀ IN RIBELLIONE

Noi tutti respingiamo il Sovrano che è Dio – cercando di vivere a modo nostro senza di Lui

 

 

Noi però falliamo clamorosamente nel governare noi stessi e il mondo
La triste verità è che, sin dall’inizio, uomini e donne, in ogni luogo, hanno respinto Dio volendo solo fare le cose a modo loro. Noi tutti lo facciamo. Non ci piace che qualcuno ci dica come dobbiamo vivere – ancor meno Dio – e così ci ribelliamo a Lui in innumerevoli modi. Lo ignoriamo e viviamo come capita; oppure disubbidiamo alle Sue direttive per vivere in questo mondo; o peggio gli agitiamo i pugni in faccia e Gli diciamo… di farsi i fatti propri. In qualunque modo lo facciamo, noi tutti siamo ribelli, perché non viviamo come Lui dice. Preferiamo seguire i nostri propri desideri, e fare le cose a modo nostro, senza Dio. Questo atteggiamento ribelle e autosufficiente è proprio ciò che la Bibbia chiama ‘peccato’.


Il problema è che, respingendo Dio, riusciamo solo a rovinare non solo la nostra vita, ma anche la nostra società e il mondo. Il mondo è pieno di gente ripiegata solo a fare ciò che fa comodo loro, e non segue ciò che Dio prescrive. Agiamo tutti come se fossimo noi stessi dio, con le nostre piccole corone, in competizione l’uno con l’altro. La sofferenza e le ingiustizie che vediamo attorno a noi ci rimandano alla nostra primigenia ribellione contro Dio.
Così dice la Bibbia
“come sta scritto: «Non c’è alcun giusto, neppure uno. Non c’è alcuno che abbia intendimento, non c’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c’è alcuno che faccia il bene, neppure uno.” Romani 3:10-12

Ribellandoci a Dio, abbiamo solo rovinato tutto. Ora la domanda è: in che modo Dio reagisce a tutto questo?


3. DIO, DA’ AI RIBELLI CIO’ CHE CHIEDONO

Dio non permetterà che la nostra ribellione continui per sempre
La punizione di Dio alla nostra ribellione è il giudizio e la morte
La sentenza che Dio emette a causa della nostra ribellione, è del tutto giusta, perché Egli ci dà esattamente ciò che chiediamo. Ribellandoci a Dio, noi Gli diciamo: “Allontanati da noi. Noi non vogliamo che tu ci dica ciò che dobbiamo fare. Lasciaci perdere”. Questo è esattamente ciò che Egli fa. Il Suo giudizio sui ribelli è di distanziarsi da loro permanentemente e di “lasciarli perdere”. Dato però che Dio è la fonte della vita e di ogni cosa buona, essere tagliati fuori da Lui significa per noi morte ed inferno. Il giudizio di Dio contro i ribelli è una morte eterna e priva della presenza di Dio. Incorrere nella giusta esecuzione del giudizio di Dio è una cosa terribile. Si tratta esattamente di ciò che noi tutti dovremo affrontare, perché siamo tutti colpevoli di esserci ribellati contro Dio.


La sentenza che Dio emette a causa della nostra ribellione, è del tutto giusta, perché Egli ci dà esattamente ciò che chiediamo. Ribellandoci a Dio, noi Gli diciamo: “Allontanati da noi. Noi non vogliamo che tu ci dica ciò che dobbiamo fare. Lasciaci perdere”. Questo è esattamente ciò che Egli fa. Il Suo giudizio sui ribelli è di distanziarsi da loro permanentemente e di “lasciarli perdere”. Dato però che Dio è la fonte della vita e di ogni cosa buona, essere tagliati fuori da Lui significa per noi morte ed inferno. Il giudizio di Dio contro i ribelli è una morte eterna e priva della presenza di Dio. Incorrere nella giusta esecuzione del giudizio di Dio è una cosa terribile. Si tratta esattamente di ciò che noi tutti dovremo affrontare, perché siamo tutti colpevoli di esserci ribellati contro Dio.
Così dice la Bibbia
 “…è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio”. Ebrei 9:27

E’ forse questa l’ultima parola? Siamo tutti destinati così alla morte ed all’eterna rovina? Sì, se non fosse per un intervento miracoloso di Dio.


4. GESU’, L’UOMO CHE MUORE PER I RIBELLI

Per amore, Dio mandò Suo Figlio nel mondo: l’uomo Gesù Cristo. 
Gesù visse in armonia con quanto Dio pre-scrive nella Sua legge.
Gesù morì sulla croce pagando Egli stesso la nostra pena e guadagnandoci il perdono di Dio. 
A motivo del Suo grande amore e generosità, Dio non ci abbandona nelle pur giuste conseguenze della nostra folle ribellione. Egli compie qualcosa per salvarci. Manda il proprio divino Figlio nel mondo che diventa un uomo: Gesù di Nazareth.


Al contrario di noi, Gesù non visse in ribellione contro Dio, ma si sottomise in tutto e per tutto a quanto Dio prescrive nella Sua Legge. Facendo sempre e solo ciò che Dio stabilisce, Gesù non meritò né la morte né il giudizio. Eppure Gesù morì. Sebbene Egli avesse il potere divino di guarire gli infermi, di camminare sulle acque e persino di far risorgere i morti, Gesù permise di essere giustiziato a morte su una croce. Perché?


La Bibbia risuona dell’inaudita notizia che Gesù morì come sostituto per i ribelli come noi. Morendo al nostro posto, Gesù pagò il debito che dobbiamo a Dio. Gesù accettò di essere fatto oggetto dell’esecuzione della giustizia di Dio sui peccatori, affinché la remissione dei peccati ed il perdono potessero essere disponibili a noi. Tutto questo è per noi del tutto immeritato. Si tratta di un dono generoso dal principio alla fine.
Così dice la Bibbia
“Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito.” 1 Pietro 3: 18

Ma questo non è tutto!


5. GESU’, IL SIGNORE RISORTO

Dio fa risorgere Gesù come Signore del mondo. 
Gesù ha sconfitto la morte, ora dà nuova vita e ritornerà come giudice
Dio accettò la morte di Gesù sulla croce come pieno pagamento per i nostri peccati e Lo fece risorgere dalla morte. Il Gesù risorto è ora ciò che l’umanità da sempre avrebbe dovuto essere: il giusto governante del mondo. Come Signore sottoposto a Dio Padre, Gesù è stato stabilito come Giudice del mondo. La Bibbia promette che un giorno ritornerà per chiamarci a rendere conto delle nostre azioni.


Nel frattempo, Gesù ci offre nuova vita, sia nell’oggi che nell’eternità. Ora i nostri peccati possono esserci perdonati attraverso la morte di Cristo, e possiamo ristabilire un fecondo rapporto con Dio, non più come ribelli, ma come amici. In questa nuova vita, Dio stesso viene a dimorare in noi attraverso il Suo Spirito. Possiamo sperimentare la gioia di un nuovo rapporto con Dio. Non solo questo, ma quando veniamo perdonati attraverso la morte di Gesù, possiamo essere sicuri che quando Egli ritornerà come Giudice, ci ritroverà accettevoli a Lui, non perché ce lo meritiamo, ma perché Egli è morto al nostro posto.
Così dice la Bibbia
“Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti.” 1 Pietro 1: 3

Bene, e che cosa implica questo per tutti noi? Implica che questo ci lascia con una scelta da compiere.


6. DUE MODI DI VIVERE
A modo nostro: Respingere il governo di Dio. Cercare di vivere come ci pare e piace. 
Risultati: Condannati da Dio. Dover affrontare la morte e il giudizio.
Il nuovo modo di Dio: Sottometterci a Gesù come nostro Signore. Confidare sul valore eterno della Sua morte e risurrezione. 
Risultati: Venir perdonati da Dio, la vita eterna.
Noi possiamo perseverare nella nostra ribellione contro Dio, e cercare di vivere come ci pare e piace senza di Lui. È triste, ma questa è l’opzione nella quale molti persistono.


Il risultato finale è che Dio ci dà proprio ciò che noi chiediamo e meritiamo. Egli ci condanna per avergli negato la giusta e legittima sovranità sulla nostra vita. È non solo dobbiamo soffrire in questa vita le inevitabili conseguenze negative che insorgono quanto si respinge Dio, ma dovremo anche affrontare la spaventosa prospettiva di un’eternità separata da Lui, senza vita, amore, o rapporti.


Per coloro che si rendono conto che la loro situazione è senza via d’uscita, c’è un’ancora di salvataggio. Se ci volgiamo verso Dio e imploriamo la Sua misericordia, confidando nel valore della morte e risurrezione di Gesù, allora tutto cambia.


Come primo risultato dell’opera di Cristo applicata alla nostra vita, Egli ripulisce totalmente la nostra “fedina penale”. Dio accetta la morte di Cristo come pagamento per i nostri peccati e ci concede nuova vita, una vita che si estenderà oltre la morte verso l’eternità. Noi non siamo più ribelli, ma facciamo parte della famiglia di Dio come Suoi figli adottivi. Noi viviamo con Gesù come nostro Signore.
Così dice la Bibbia
“Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.” Giovanni 3:36 

Questi due modi di vivere non potrebbero essere maggiormente divergenti e ti mettono davanti, caro lettore, ad alcune scelte.


Ora tocca a te!

La prima domanda che devi farti è: In che modo voglio vivere?
Se la tua risposta a questa domanda qui sopra è “A modo mio”, allora probabilmente tu non credi a tutto o a parte del messaggio che abbiamo cercato di delineare. Forse non credi che Dio voglia condannare i ribelli, o che di fatto tu sia un ribelle. Se questo è il caso, allora ti prego di riflettere attentamente. Sarebbe una buona idea esaminare più a fondo le affermazioni fatte qui, perché se esse fossero vere, allora sarebbe veramente una questione di vita o di morte. Potresti forse procurarti una copia della Bibbia in lingua corrente e fartene un’idea leggendo direttamente (potresti iniziare con il vangelo di Marco). Oppure potresti interrogare un amico cristiano evangelico o un ministro di culto.

Che fare?

1. Rivolgiti a Dio parlandogli
La prima cosa da fare è di rivolgerti a Dio parlandogli. Devi ammettere davanti a Lui che sei un ribelle e che per questo meriti la punizione. Implora quindi la Sua misericordia sulla base della morte di Gesù al tuo posto. Dovrai anche chiedere a Dio di aiutarti a cambiare dall ‘essere un ribelle ad essere qualcuno che vive sottomesso a Gesù come tuo Signore. Potresti pregare in questo modo:

Signore Dio, Io so di non essere degno di essere accettato da te. Io non merito il tuo dono della vita eterna. Sono colpevole di essermi ribellato contro di Te e di averti ignorato. Ho bisogno del tuo perdono. Grazie per aver mandato il Tuo Figlio a morire per me, affinché potessi essere perdonato. Grazie che Egli risorse dai morti per darmi nuova vita. Ti prego di perdonarmi e di trasformarmi, affinché io possa vivere con Gesù come mio Signore. Amen. 

Il primo passo, quindi, è pregare.

In ogni caso, se ti rendi conto di essere un ribelle contro Dio, ma preferisci seguire la via di Dio, la prossima ovvia domanda è: Cosa fare?
2. Sottomettiti a Gesù

Il secondo passo è ovvio. Dopo aver pregato una preghiera come quella citata, dovrai cominciare a metterla in pratica, cioè sottometterti di fatto a Gesù. Vi saranno senza dubbio tante cose nella tua vita che avranno bisogno di essere cambiate. Devi liberarti dalle tue vecchie abitudini peccaminose (come l’avidità, l’ira, l’egoismo, e così via), e dare inizio ad abitudini nuove, un modo di vivere, di pensare, di parlare, e d’agire, che piaccia a Dio (ad es. la generosità, la disponibilità al bene, l’amore, e la pazienza). Questo secondo passo continuerà per tutto il resto della tua vita, ma Dio ti accompagnerà passo dopo passo. Egli continuerà a parlarti (attraverso la lettura della Bibbia); continuerà ad ascoltarti e ad aiutarti (quando lo preghi); Egli ti metterà al tuo fianco fratelli e sorelle per incoraggiarti per tutta la via (quando ti incontri con altri cristiani).Il secondo passo, quindi, è quello di sottometterti a Gesù e di iniziare a vivere con Lui come tuo Signore.

3. Continua a confidare in Lui

La terza cosa che devi fare è anch ‘essa continuativa. Devi continuare a riporre la tua fiducia nella persona giusta! E’ solo a motivo di Gesù (della Sua morte e risurrezione) che puoi essere perdonato ed essere a posto con Dio. Dovrai continuamente tornare a questa verità perché, quando cominci a vivere questa nuova vita secondo il piano di Dio, verrai ancora meno facendo cose sbagliate. Lo facciamo tutti. Dobbiamo tutti continuare a guardare alla morte di Gesù sulla croce come sola base del nostro perdono. Non dobbiamo mai cessare di dipendere da Lui – e da Lui solo – come mezzo mediante il quale siamo perdonati e riceviamo la vita eterna.

Se sei consapevole di non aver mai fatto questi passi e di continuare ad essere in una condizione di ribellione e senza perdono, devi subito affrontare questo problema. Sei davanti ad un bivio. È la scelta che noi tutti dobbiamo fare. Ci sono solo due modi di vivere.